Le origini della storia del Giappone sono in gran parte avvolte nell'oscurità. Secondo una tradizione elaborata nell’8° secolo d.C., l'Impero giapponese sarebbe stato fondato nel 660 a.C. da Jimmu Tenno.

Nel 6° secolo d.C. il paese iniziò a subire in modo significativo l'influenza della cultura cinese, che si manifestò in particolare con l'introduzione del buddismo (Buddha e il buddismo), accanto allo scintoismo, (la religione tradizionale giapponese). Questo processo fu accelerato dall'arrivo degli europei (in primo luogo dei Portoghesi), che iniziarono a introdurre il cristianesimo.

Tra le due guerre, il paese risentì pesantemente della crisi economica mondiale del 1929. Nel 1937 diede inizio a una nuova guerra con la Cina, che si prolungò sino al termine del conflitto mondiale.

Nel 1941 i Giapponesi, con un attacco a sorpresa alla flotta statunitense di stanza a Pearl Harbor, provocarono l'intervento in guerra degli Stati Uniti, con i quali essi si confrontarono per quasi quattro anni nel Pacifico.

Il Giappone fu infine costretto alla resa dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki da parte degli Americani nel 1945. Dopo la sconfitta il Giappone rimase fino al 1951 sotto l'occupazione americana. Il paese venne 'democratizzato' e occidentalizzato. 

Nei decenni successivi il Giappone ha conosciuto uno sviluppo economico straordinariamente rapido e incisivo.